Ho deciso di affrontare i miei demoni. A viso aperto.
Li ho tatuati come espressione del mio essere. Sono qui. Li guardo. Ci sono. Li vedo. E li combatto.
Ognuno ha i suoi inferni, si sa.
Mi sento così. Un po’ diavolo, un po’ acqua santa.
Espressione del mio essere allo stesso tempo un po’ demoniaco –nel senso buono del termine– e un po’ santo.
Questo è stato il percorso della mia vita e del mio lavoro, del mio mestiere da pizzaiolo.
Quando mi addormento, vedo le mie “due anime” combattere.
Il sonno della ragione genera mostri. I miei.
Mi ricordo che da piccolo li cercavo sotto al letto, nel buio. Poi ho smesso. Ho smesso di cercare i demoni sotto al letto quando ho realizzato che erano dentro di me.
La mia parte buona e quella cattiva, si affrontano senza sconti durante la notte.
Poi al mattino mi sveglio.
Affronto la vita con il coltello tra i denti e mi rendo conto che forse, i demoni dei miei
sogni sono aria fritta rapportati con quelli della vita reale.