“Le mie radici sono conficcate in questa terra, tra queste genti di mare con il sangue misto.
Questa è la mia Città: Taranto. Il luogo dove sono nato e quello dove sono cresciuto che ora raggiungo ogni volta che posso.
Il calcio ha reso ancora più forte il legame con la mia terra. Ogni tifoso è un arciere che combatte a difesa della sua città,
proprio come recita l’incisione in greco sulla mia pelle (nonostante l’errore grammaticale causato dal mio professore delle superiori).
Un accento sbagliato, ma il contenuto non cambia.
Ogni cittadino di Taranto deve difendere la sua terra al di là dei novanta minuti domenicali trascorsi allo Stadio Iacovone.
Noi tarantini, da colonia della Magna Grecia e Terra dei Delfini ora siamo diventati colonia americana insieme alla Marina Militare e Terra di Tumori grazie al plesso industriale ILVA.
A difesa della Città. Resto qui. Restiamo qui. Fermi. Ogni giorno. Senza fare mai un passo indietro”.