La recente diffusione di pratiche quali i tatuaggi ed i piercing offre l’occasione per approfondire ed arricchire la conoscenza in merito ai processi di sviluppo degli adolescenti.
Le manipolazioni corporee assumono, infatti, un intento comunicativo, laddove il registro utilizzato si inscrive in una tappa evolutiva molto delicata, in cui ogni emozione ed ogni sensazione corporea acquista una risonanza particolarmente ampia.Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, questi gesti comunicativi non manifestano il desiderio di farsi notare in modo trasgressivo e provocatorio, bensì sono l’espressione – da parte dei giovani – della volontà di emergere, di distinguersi e di trovare uno sguardo di approvazione, di consenso e di identificazione.
Le manipolazioni corporee assumono, infatti, un intento comunicativo, laddove il registro utilizzato si inscrive in una tappa evolutiva molto delicata, in cui ogni emozione ed ogni sensazione corporea acquista una risonanza particolarmente ampia.Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, questi gesti comunicativi non manifestano il desiderio di farsi notare in modo trasgressivo e provocatorio, bensì sono l’espressione – da parte dei giovani – della volontà di emergere, di distinguersi e di trovare uno sguardo di approvazione, di consenso e di identificazione.
In tal modo, il corpo assume la funzione di rappresentare e di costituire l’identità della persona: la mente si trasforma quindi nel corpo e, quest’ultimo diventa il significato, con il rischio però di travisare e di proiettare il proprio immaginario, in modo univoco, ovvero senza dare la possibilità all’altro di comunicare i propri vissuti, penalizzando così la condivisione.
Nonostante la visibilità di queste pratiche, inoltre, sembra che la scelta di farsi un tatuaggio o un piercing, nasca dall’interno, in relazione alla ritrovata intimità e confidenza con la propria dimensione corporea – tipica di questa fase evolutiva – con la funzione di sancire la propria nascita sociale, e la rispettiva assunzione di ruolo.In conclusione, le modificazioni corporee, accanto al segnalare la differenziazione di sè rispetto al mondo degli adulti, assume il ruolo di strumento attraverso il quale gli adolescenti tentano di assomigliare agli altri e, successivamente, individuare il proprio Sè, unitamente alla “cristallizzazione” di ricordi, che sono così impressi – nella forma di una rappresentazione indelebile – sotto la pelle, quasi ad arrivare simbolicamente nel cuore del vero Sè.
Dottoressa Ciaccio Simona – Psicologa, Psicoterapeuta